Investire in azienda: quanto conta?
- TM Academy
- 26 ago 2020
- Tempo di lettura: 3 min
Dalla nostra esperienza in azienda, ci tocca rilevare la spiacevole abitudine degli italiani di NON investire nell'azienda ma al contrario di usarla come portafoglio personale.
Gli italiani usano le aziende al contrario
Gli imprenditori italiani ragionano in questo modo: pagano prima sé stessi per pagarsi il proprio tenore di vita e i propri vizi, come afferma Kiyosaki. Per questo spremono sempre le aziende fino all'osso e oltre.
In pratica l'imprenditore italiano decide aprioristicamente un tenore di vita che desidera e poi spreme l'azienda, tipo le olive sotto la macina del frantoio, per estrarre quello che gli serve per mantenersi.Non importa se in questo modo l'azienda muore per asfissia finanziaria, visto che si prende più di quello che serve per il sostentamento e gli investimenti.
Aziende come mucche in allevamenti intensivi
Il paragone tra aziende ed allevamenti intensivi non è casuale.
Pensate: una vacca in natura ha una vita media di 25-30 anni a seconda della razza. In allevamento, spremuta contro natura per dare più latte di quello che normalmente farebbe, muore entro i 5 anni.Esattamente come la maggior parte delle aziende in Italia, che muoiono prevalentemente per mala gestione ed eccesso di sfruttamento. E per non ammettere per gli errori, il titolare del disastro, preferisce dare la colpa alle tasse, al governo o a responsabili via via più astratti, tipo "la crisi" o, visti gli ultimi accadimenti, al "Coronavirus". La causa insomma sta sempre nell'"altro" e mai in errori personali.
I dati non mentono
É usuale vedere neo imprenditori che dovrebbero girare con la panda a gas per qualche anno, acquistare sin da subito il Mercedes per crearsi un'immagine sociale, la seconda casa al mare e prenotare la villa in Costa Smeralda per le ferie di agosto.
Queste affermazioni le confermano i dati, ovviamente. In Italia la differenza della patrimonializzazione tra privati e aziende è assurda e impietosa: 4.287 miliardi di euro nei conti in banca delle persone fisiche, in aumento del 2% sul 2017 (ma non c’era la crisi??!) e solo 340 miliardi di euro nei conti correnti aziendali. E al momento non si possono conteggiare i danni provocati dal virus Covid19, e la reazione che i professionisti hanno avuto. In un paese "normale" dovrebbe non dico essere il contrario, ma quasi.
Gli investimenti
A riprova di quanto affermato sopra: quanti sono gli imprenditori che nel 2020 pensano di "investire in azienda"? SOLO l'11% contro il 25% del 2018.Questo vuol dire che 9 imprenditori su 10 non faranno niente per migliorare la propria competitività sul mercato. Davvero imbarazzante, proprio nell'epoca in cui il marketing finalmente permette a coloro che vogliono emergere di scalare la cima dell'ascensore sociale anche partendo da sottozero.Il segreto? Andare all'attacco mentre tutti gli altri si ritirano o buttano i soldi in cose futili. Riflettiamo un attimo: la prima cosa che si fa è tagliare sul marketing , ossia la pubblicità multicanale, da fare anche attraverso i social. Questo perchè? Solo per non pagare un professionista che, a differenza tua, conosce molto bene certi strumenti. Pensi davvero che sia la spesa più alta che incide su i tuoi incassi?!?
Pensi che far analizzare i dati della tua azienda da un professionista che conosce perfettamente i costi dei prodotti, il costo della manodopera, dei tuoi servizi, sia una altra voce così incidente per i tuoi incassi/ fatturato?Se la risposta è si, lasciatelo dire: l’imprenditoria non è per te!
Vai a vedere i dati di chi non ha avuto paura di investire, perché ha capito i due aspetti principali:
La tua visibilità sui social è fondamentale per costruire il brand.
Non intendiamo una raffica di post casuali, ma una strategia che mira a raggungere utenti interessati, che altrimenti non saprebbero neanche della tua esistenza;
Raccolta e studio dei dati del salone al fine di pianificare le strategie di marketing da attuare in azienda e ottimizzare le altre spese, definire l’obiettivo di incasso e raggiungerlo. Da un'occhiata ai dati pubblicati sulla nostra pagina Facebook e scrivici a tamaramorettiacademy@gmail.com per avere la consulenza gratuita.
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